Con comunicato del 29 agosto Fesica Confsal annuncia che l’Ispettorato nazionale del lavoro ha eliminato dal proprio portale telematico la notizia del 20 giugno 2018; la notizia riguardava la corretta applicazione dei contratti collettivi nazionali del lavoro. Sul punto, l’INL aveva più volte specificato che i contratti collettivi i quali non godono della “maggiore rappresentatività” in termini comparativi, e quindi non sottoscritti dalle oo.ss. più rappresentativi (CGIL, CISL e UIL), perdono ogni efficacia. Inoltre, si avvertiva che i controlli e potenziali sanzioni si sarebbero concentrati nei confronti di quelle imprese le quali avevano firmato accordi collettivi con sigle sindacali diverse da Cgil, Cisl e Uil.
Quanto comunicato dall’INL stesso è stato eliminato nei giorni scorsi riconoscendo la piena legittimità dei contratti collettivi siglati da altre sigle sindacali purchè allineati nei parametri normativi e retributivi ai CCNL maggiormente diffusi su scala nazionale. Si attende in merito un intervento di prassi ufficiale da parte del Ministero del Lavoro, che dia nuovamente vigore alla libertà sindacale sancita dalla nostra Costituzione.