Il ruolo determinante degli enti bilaterali raggiunge la sua massima efficacia nella contrattazione collettiva. Dei CCNL che individuano il sistema di pariteticità Ebiten, si evidenzia il recente CCNL Colf e Badanti, un contratto “laborioso” predisposto in un clima congiunturale sindacale complesso e che, proprio per questo, rappresenta un grande risultato. Ne abbiamo parlato con Matteo Pariscenti, direttore di Ebiten, l’ente bilaterale nazionale di riferimento di Sistema Impresa, Confsal, Fesica Confsal e Confsal Fisals.
«Le parti sociali firmatarie del CCNL, in questo caso Sistema Impresa, Ddomia, Confsal e Fesica Confsal e Confsal Fisals – spiega Pariscenti – hanno lavorato a lungo sul testo del contratto. Formalizzare l’assunzione di un collaboratore domestico e relativi benefit non è semplice. Si tratta di un settore particolare, in cui, in controtendenza rispetto ad altri, gli uomini sono una rara minoranza, il lavoro è sempre più prerogativa degli stranieri e la domanda è destinata ad aumentare: Istat conferma che negli ultimi 20 anni, le persone con più di 80 anni sono aumentate del 150% e continueranno a crescere nei prossimi decenni. Anche per queste ragioni, il settore necessita di una regolamentazione contrattuale aggiornata e in grado di rispondere realmente alle esigenze dei soggetti coinvolti in modo chiaro e consapevole per ambo le parti».
Quali sono le problematiche maggiormente legate a questo settore?
Incrociare i bisogni del dipendente con le necessità del datore di lavoro non è mai cosa semplice. A maggior ragione se parliamo di un settore che, di fatto, è caratterizzato da un’alta percentuale di lavoro sommerso. Insomma, la maggior parte di domestici, babysitter e badanti lavorano in nero e senza tutele, una prassi ancora molto diffusa nonostante negli anni ci siano state diverse iniziative volte a far incontrare in maniera trasparente domanda e offerta di lavoro.
Il ruolo dell’Ebiten, anche attraverso il proprio Osservatorio sul mercato del lavoro, è proprio quello di analizzare i fabbisogni e mediare tra le necessità di entrambe le parti. Il dialogo con Ddomia e Sistema Impresa da una parte e le OO.SS. Confsal, Fesica Confsal e Confsal Fisals ha consentito di giungere ad una contrattazione virtuosa che tenesse conto dei diritti e dei doveri di entrambe le parti.
Ascolto, dialogo e confronto è il metodo vincente?
Il ruolo dell’Ebiten sarà proprio quello di essere soggetto attivo durante il periodo di occupazione dei lavoratori e potrà offrir loro servizi tra cui spicca la cassa per l’assistenza della malattia e prestazioni accessorie di cui datore di lavoro e dipendente dovranno avere piena conoscenza durante il rapporto. La necessità di stipulare il CCNL Colf e Badanti è venuta da Sistema Impresa a cui aderisce Ddomia, l’associazione nazionale che ha come mission l’attivazione dei rapporti di lavoro domestico. Ddomia rappresenta un punto di riferimento per favorire l’accesso al lavoro nella legalità, tramite attività di intermediazione al lavoro, iniziative di aggregazione, coesione sociale e culturale della legalità. Sulla base di questi spunti Sistema Impresa ha facilitato le relazioni affinché potesse essere sottoscritto un CCNL che mettesse nero su bianco queste prassi. Il dialogo con Confsal, Fesica Confsal e Confsal Fisals ha portato alla luce le azioni necessarie alla tutela e alla valorizzazione del lavoratore domestico, su tutte l’inserimento, fortemente voluto dalla Fesica Confsal, di un elemento sempre più imprescindibile: la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Ebiten ancora una volta si fa garante delle esigenze di sindacale e datoriale
Siamo soddisfatti del fatto che, ancora un volta, le parti sociali abbiano individuato l’Ebiten per soddisfare le esigenze delle aziende e dei lavoratori. Una scelta effettuata, con ogni probabilità, grazie agli ottimi risultati maturati grazie ai servizi che offriamo ai lavoratoti coinvolti negli altri CCNL.
Il nostro impianto operativo moderno, reso tale anche dall’utilizzo del portale web MyEbiten per accedere alle prestazioni, fa sì che i servizi offerti dalla bilateralità siano chiari e comprensibili. È necessario prendere le distanze dallo scetticismo che accompagna talvolta gli enti bilaterali se si è in grado di essere virtuosi, riconoscibili ed efficaci; per far questo non si può che partire da uno storico di risultati oggettivamente quantificabili in termini di numero di destinatari coinvolti nonché da una dialettica chiara e trasparente con i soggetti coinvolti a vario titolo.
«La firma, per discussione, del contratto collettivo impone alla nostra associazione uno sforzo sempre maggiore per rappresentare al meglio le problematiche e le possibili soluzioni in un contesto particolarmente delicato. Il lavoro che ci attende è, al tempo stesso, difficile e stimolante. Il nostro impegno sarà quello di creare i presupposti per dare il giusto riconoscimento ad un settore rimasto per troppo tempo ai margini. Occorre creare un clima di proficua collaborazione con la rappresentanza dei lavoratori affinché si riducano il contenzioso e l’odiosa pratica del lavoro sommerso, particolarmente rilevanti nel settore. È opportuno manifestare, a tutti i livelli istituzionali – e in questo l’adesione a Sistema Impresa è fondamentale – la necessità di introdurre agevolazioni e fiscalità di vantaggio nei confronti delle famiglie che affrontano con dignità le problematiche dell’assistenza domiciliare senza gravare economicamente sul sistema sanitario nazionale».