27 Febbraio 2020

Coronavirus, Ebiten vara misure di sostegno a favore di aziende e dipendenti

Coronavirus e la crisi delle aziende: le organizzazioni della bilateralità promosse da Sistema Impresa e Confsal sono attive per attenuare l’impatto negativo dell’emergenza e contribuire a costruire le basi della ripartenza economica.

Il comitato esecutivo di Ebiten, Ente Bilaterale Nazionale del Terziario, ha deliberato oggi un pacchetto di azioni a favore delle imprese con sede nei territori particolarmente colpiti dall’emergenza epidemiologica. Si tratta del documento “Misure di sostegno a aziende e dipendenti colpiti dal c.d. Coronavirus”.

Le azioni elaborate, che valgono per le imprese regolarmente aderenti e versanti all’EBITEN da almeno 6 mesi e aventi sede operativa in uno dei seguenti comuni (Lombardia: Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini. Veneto: Vo’), danno seguito in modo puntuale e dettagliato agli interventi legislativi di sostegno già ideati dal governo nazionale.

Le misure sono le seguenti:

  • rimborso totale (100%) dei primi 3 giorni di malattia (periodo di carenza) a carico del datore di lavoro indipendentemente dal numero di eventi nell’anno solare;
  • integrazione del 100% dell’indennità di malattia dal quarto al ventesimo giorno;
  • rimborso totale delle spese mediche sostenute dai soggetti colpiti dalla epidemiologia COVID -19’ (l’intervento è previsto solo per il periodo in cui permane lo stato di emergenza).

«Con questa azione – commenta Matteo Pariscenti, direttore di Ebiten – l’ente bilaterale del terziario vuole esprimere la sua vicinanza alle imprese e ai lavoratori che in questo difficile momento che già mostra i primi sintomi di un arresto economico  pesante. Tutti abbiamo il dovere di intervenire, dove possibile, per arginare gli effetti che il Covid – 19 ha sulla vita dei lavoratori e sulle pmi. Le misure varate da Ebiten vanno proprio in questa direzione».

Ad Ebiten aderiscono 3500 imprese e circa 25mila lavoratori. Si articola in 11 sedi regionali e tra queste figurano la Lombardia e il Veneto.

 

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